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martedì 31 luglio 2012

Torna libera Michelle Martin moglie del mostro di Marcinelle

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La donna era stata condannata nel 2004 dalla Corte d’assise di Arlon dopo l'arresto avvenuto nel 1996. Avendo però già scontato più della metà della pena aveva il diritto di chiedere la libertà condizionata, cosa che ha fatto per ben cinque volte. L'ultima richiesta è stata ora accolta dal tribunale di Mon


Condannata a 30 anni per aver aiutato il marito a sequestrare e violentare sei ragazzine, due delle quali furono lasciate morire di fame e di sete, torna libera la moglie Marc Dutroux., il pedofilo denominato  il mostr do Marcinelle. La magistratura belga, che aveva già negato la liberazione nel settembre dell’anno scorso, oggi ha autorizzato la scarcerazione di Michelle Martin. Le vittime, rapite e abusate, venivano nascoste in un vano ricavato nella cantina della sua villetta.
La donna era stata condannata nel 2004 dalla Corte d’assise di Arlon dopo l’arresto avvenuto nel 1996. Avendo però già scontato più della metà della pena aveva il diritto di chiedere la libertà condizionata, cosa che ha fatto per ben cinque volte. L’ultima richiesta è stata ora accolta dal tribunale di Mons. L’ex complice di Detroux, da cui è dovorziata dal 2003, uscirà quindi dal carcere per ritirarsi nel monastero delle Clarisse a Malonne, località a un centinaio di chilometri a Sud di Bruxelles. Quando si era profilata la liberazione lo scorso anno la Francia, dove la donna avrebbe voluto recarsi sempre in un convento, fece sapere che la Martin non era gradita. Nel maggio del 2011, infatti, i giudici avevano già dato il suo via libera alla libertà anticipata per la donna, ma il piano di reinserimento che prevedeva l’ingresso della donna in un convento in Francia non era stato poi attuato per il rifiuto opposto dalle autorità francesi. La donna, 51 anni, è stata riconosciuta colpevole di aver sequestrato, con il marito, le giovani vittime del pedofilo e di aver lasciato morire di fame le piccole Julie Lejeune e Melissa Russo di 8 anni. Il caso provoco’, in Belgio ma non solo, orrore e emozione. Condannato all’ergastolo Dutroux si più volte lamentato delle condizioni di detenzione paragonando almeno in un caso la sua prigione al campo di concentramento di Buchenwald”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/31/pedofilia-torna-libera-moglie-del-mostro-di-marcinelle/311505/

mercoledì 4 luglio 2012

“Siamo pedofili e ce ne vantiamo”


28/06/2012 - Il gruppo Martijn è stato vietato nei Paesi Bassi perché reputa positivo il sesso tra adulti e bambini 

 

I PRO PEDOFILI -Un tribunale olandese ha vietato ieri un’associazione di pedofili. Il gruppo, molto controverso, si chiama Martijn, e conta una sessantina di associati, che si battono per far accettare il sesso tra adulti e bambini. I magistrati di Assen ne hanno ordinato l’immediata chiusura, perché minaccia l’ordine pubblico. Secondo il tribunale olandese la pedofilia rappresenta un comportamento orribile, né normale né accettabile. Martijn lede inoltre i diritti dei piccoli, perché i bambini non sono in grado di difendersi rispetto agli approcci erotici degli adulti. A novembre un tribunale penale aveva rifiutato di procedere contro l’associazione fondata nel 1982. La procura allora si è appellata alla magistratura civile, che ha accolto la sua richiesta di divieto. Martijn promuove un sito che offre secondo i giudici una rete di supporto digitale e sociale ai criminali che molestano i minorenni.
RIFIUTO DI SCIOGLIMENTO - Il presidente dell’associazione pro pedofilia Marthijn Uittenbogaard ha definito la sentenza un giorno nero per la libertà di espressione e per lo stato di diritto. Il suo avvocato ha confermato l’intenzione di appellarsi contro il divieto, già comunicata nei mesi scorsi, visto che l’associazione non compie alcun reato, ma promuove la causa di chi apprezza il sesso tra adulti e bambini. Il precedente presidente del gruppo Martijn, Ad van den Berg, era stato condannato a più anni di prigione a causa del possesso di materiale pedopornografico. Van den Berg si era difeso sostenendo che i filmati e le foto a luci rosse con protagonisti i bambini servivano a scopo di ricerca. Anche a causa di questo caso era partita una petizione firmata da 72 mila olandesi che chiedevano lo scioglimento di Martijn. L’anno scorso si era scoperto che c’era anche un prete cattolico all’interno del consiglio direttivo del gruppo.
http://www.giornalettismo.com/archives/388063/siamo-pedofili-e-ce-ne-vantiamo/

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