Chiunque lavori a contatto con minori, dovrà presentare il certificato penale da cui si evinca che non ha commesso reati contro gli stessi minori.
Si tratta di una norma che l’ordinamento italiano fa
sua per adeguarsi alla direttiva dell’Unione Europea contro l’abuso e
lo sfruttamento sessuale dei minori e contro la pornografia minorile.
Non vale per i volontari e per i lavoratori non dipendenti. Il ministero
dell’Istruzione sta preparando una circolare ad hoc per specificare le
modalità con cui la nuova legge dovrà essere applicata a tutti quelli
che nelle scuole vengono a contatto con i bambini, dai professori a chi
lavora per progetti integrativi, ai bidelli.
L’obiettivo è applicare correttamente la legge, ma anche tutelare i
dirigenti, evitando complicazioni burocratiche e amministrative. I
presidi, però, rassicurano: “Niente panico”. L’Associazione nazionale della categoria, sul proprio sito, commenta: “Ferme
restando tutte le riserve su questo modo di procedere, va però
ricordato che il certificato in questione è prodotto obbligatoriamente
da tutti i pubblici dipendenti all’atto dell’assunzione e che non deve
essere ulteriormente ripresentato fino a quando non si verifichino
variazioni suscettibili di incidere sullo status. Quindi, almeno per
questa volta, niente panico”.E ancora: “Le scuole non devono fare proprio nulla, se non essere particolarmente attente per quanto riguarda la documentazione dei supplenti annuali e temporanei, per i quali l’obbligo di produrre i documenti di rito si rinnova con il primo rapporto di impiego stipulato dopo l’aggiornamento periodico delle graduatorie in base alle quali sono nominati”. Per il personale non scolastico, impiegato per progetti promossi dalle scuole vantaggio degli alunni, “il relativo certificato generale del casellario giudiziario potrà essere richiesto alla Procura della Repubblica presso il tribunale di riferimento, Ufficio locale del Casellario giudiziario, anche via internet, utilizzando software specifici per l’attivazione della procedura Cerpa”.
Il ministero della Giustizia ha fatto sapere che i certificati verranno rilasciati “entro qualche giorno dalla richiesta”. Il datore di lavoro, in una prima fase, potrà anche solo richiedere la dichiarazione sostitutiva del lavoratore, in attesa del certificato originale. Un’autocertificazione in cui il lavoratore dovrà dichiarare
“l’assenza a suo carico di condanne per taluno dei reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600- quinquies e 609-undecies del codice penale, ovvero dell’irrogazione di sanzioni interdittive all’esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori”.. Le vere novità, dunque, sono per i club sportivi privati e le famiglie, alle prese con l’assunzione di baby sitter e tate
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