Gli effetti dei media, giornali e telegiornali, nonché trasmissioni televisive sui bambini sono
legati non solo alla natura e alla qualità del messaggio trasmesso, ma
anche alle caratteristiche psichiche di chi riceve il messaggio, come
per esempio: l’età, lo sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale, il
contesto di vita quotidiano, la qualità della relazione con i genitori e
soprattutto la loro reazione agli eventi. Se il genitore si spaventa o
ha una reazione drammatica, il bambino si spaventa, pensa che il
problema sia gravissimo e i più piccoli possono pensare addirittura ad
un pericolo per la propria incolumità. Lo
sviluppo mentale del bimbo è molto importante perché in base all’età si
ha una maggiore percezione e comprensione dell’evento traumatico. Quindi più i figli sono piccoli bisogna fare maggiore attenzione.
I genitori influenzano la risposta del bambino attraverso:
1) la propria risposta emotiva ed il proprio comportamento,
2) la capacità di fornire un contesto
familiare stabile, contenitivo e rassicurante, all’interno del quale il
bambino possa trovare e recuperare la sicurezza di cui ha bisogno per
non subire gli eventi a cui ha assistito. Questo impedisce che il figlio
abbia delle reazioni da forte stress.
Cosa devono fare i genitori nei
casi di attacchi terroristici o disastri per evitare un impatto negativo
sulla psiche dei figli e un eventuale reazione da stress successiva
alla esposizione ad immagini potenzialmente traumatiche e
traumatizzanti?
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hanno bisogno della presenza del genitore,
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non hanno bisogno di reazioni allarmistiche e conflittuali della famiglia perché si spaventano ancora di più,
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gli adulti non gli devono far vedere questo tipo di immagini e sentire questo tipo di notizie da soli, perché non sono in grado di filtrare quello che realmente accade, salvo che non siano adolescenti,
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non devono essere sottoposti ad una visione troppo prolungata, soprattutto la sera o prima di andare a dormire perché verrà intaccata la qualità del sonno e potranno fare incubi,
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bisogna monitorare anche le loro attività online, perché senza controllo genitoriale, anche se sono piccoli, possono cercare determinate notizie e immagini su internet,
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dovete farli parlare e spiegargli cosa realmente sta succedendo, se non capiscono immaginano,
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non parlate tra di voi o al telefono davanti a loro in termini drammatici e drastici, “allora non faremo più”, “non andremo”, “c’è il rischio che ci attacchino” ecc…. i bambini pensano di essere sotto assedio,
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se hanno bisogno di maggiore vicinanza fisica ed emotiva, dategliela, sono spaventati, però nello stesso momento calmateli e tranquillizzateli in modo tale che abbassino i livelli di allarme e ritorni tutto come prima,
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cercate di mantenere il più possibile la routine quotidiana perché gli rassicura,
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lasciategli tanto spazio per esprimere quello che hanno dentro, che facciano tante domande, che disegnino, che lo esprimano attraverso i giochi, hanno bisogno di tirar fuori quello che hanno dentro,
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cercate di essere onesti, i bambini anche piccoli, sono in grado di capire che è accaduto qualcosa di brutto. Ovviamente ai più piccoli le informazioni non vanno date in maniera troppo diretta, vanno protetti e tutelati. Calcolate che nascondergli l’accaduto non serve a niente perché tanto a scuola, si confronteranno con gli altri amichetti e quindi è bene che siano già preparati da voi per evitare che gli vengano inculcate fesserie inutili dagli altri bambini. Potete anche guardare delle immagini con loro e spiegargli cosa è successo, sempre in termini rassicuratori.
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rassicurateli che lo stato, la polizia e tutte le istituzioni stanno facendo tutto il possibile per proteggerci e per impedire che accadano queste cose,
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dategli una possibilità ancora di sognare o di sperare, dategli una prospettiva futura, fategli capire che il mondo è anche un posto sicuro e che non c’è solo cattiveria e crudeltà.
di Maura Manca, Psicoterapeuta
http://www.adolescienza.it/sos/sos-genitori/cosa-devono-fare-i-genitori-nei-casi-di-attacchi-terroristici-o-disastri-per-evitare-un-impatto-negativo-sulla-psiche-dei-figli/#.VkozYL9DRRG