In occasione del 20 novembre una "catena umana" organizzata da Unicef e
Anci a favore dei piccoli stranieri; la proposta di Save the children
per combattere le situazioni di indigenza; la denuncia dell'osservatorio
donazione farmaci sulla povertà sanitaria, uno spot per aiutare gli
adolescenti a recuperare i propri sogni. Ricordando che i primi a poter
fare qualcosa sono proprio i genitori
ROMA -
Forse non tutti lo sanno o lo immaginano, ma in Italia vivono oltre un
milione di minorenni di origine straniera, e più della metà di loro sono
nati nel nostro Paese. Chi si occupa di questi ragazzi? Chi difende i
loro diritti, spesso non riconosciuti al pari dei coetanei di origine
italiana? Per tenere viva la voglia di rispondere a queste domande e per
festeggiare il 24° anniversario della Convenzione sui diritti
dell'infanzia si celebra, il 20 novembre, la giornata nazionale per i
diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
Unicef e Anci per i diritti dei piccoli stranieri.
Quest'anno l'evento verrà con una "catena umana" che richiamerà
l'attenzione sull'uguaglianza dei diritti di tutti i minori, in
particolare dei gruppi più vulnerabili, come appunto quelli di origine
straniera. Il tema della tutela dei diritti dei minorenni di origine
straniera e la semplificazione delle procedure per il conseguimento
della cittadinanza italiana da parte dei minori sono, del resto, tra
gli obiettivi che l'Unicef Italia persegue sin dal 2010 con la
campagna "Io come tu. Mai nemici per la pelle" e, in occasione del 20
novembre, i comitati locali Unicef organizzeranno, in collaborazione
con Anci, oltre 100 eventi pubblici legati a questa giornata, tra
manifestazioni, iniziative, marce, seminari, laboratori e diverse
cerimonie.
Tra le tante iniziative, verrà conferita la
cittadinanza onoraria ai minori di origine straniera nati o che vivono
sul loro territorio, come atto simbolico volto all'inclusione e alla
tutela del diritto di tutti i bambini alla non-discriminazione.
"L'attenzione verrà rivolta anche alla riforma della legge 91/92 sulla
cittadinanza, affinché sia orientata ai principi cardine della
convenzione sui diritti dell'infanzia", spiega il presidente di Unicef
Italia, Giacomo Guerrera. "La catena umana vuole essere anche una catena
di solidarietà che unisce idealmente i bambini che vivono in Italia con
quelli delle Filippine, colpiti dal tifone Haiyan", aggiunge.
Ad
oggi, oltre 200 comuni hanno già deliberato o si sono impegnati a
promuovere la cittadinanza onoraria per i minori di origine straniera
nati o che vivono sul loro territorio. E si stima che la cittadinanza
onoraria sia stata effettivamente conferita a più di 30000 bambini di
origine straniera. Tra i comuni che in passato hanno deliberato
cittadinanze onorarie, oltre a Torino che fu tra i primi, ci sono
Milano, Ancona, Arezzo, Benevento, La Spezia, Livorno, Napoli, Savona e
Rieti.
I 14 punti di Telefono Azzurro.
L'appello, "a nome dei bambini italiani" in 14 punti, "per tornare ad
accompagnare bambini e adolescenti" dell'associazione avanza una serie
di richieste. Fra queste: l'istituzione di un dipartimento interno al
Consiglio dei Ministri responsabile delle scelte strategiche e politiche
che incidono sulla vita dei bambini; la disposizione di maggiori fondi
per la loro tutela; la predisposizione di un sistema centrale in grado
di coordinare efficacemente la lotta al bullismo; il riconoscimento
della cittadinanza a tutti i bambini nati in Italia e la tutela dei
minori extracomunitari non accompagnati; la lotta alla
spettacolarizzazione di casi relativi a minori da parte dei media.
Combattere la povertà: la proposta di Save the children alle Regioni. Sono
10 milioni e 837mila le bambine, i bambini e i teenager del nostro
Paese, il 17% della popolazione dell'Italia. Il 15% - pari a circa 2
milioni - vive in povertà relativa, in famiglie cioè con redditi
inferiori alla media nazionale, e ancor più allarmante il dato che
riguarda la povertà assoluta, poiché si è passati dai 653.000 nel 2010
ad oltre un milione di minori nel 2012, con il Mezzogiorno che registra i
tassi di povertà più elevati. I dati, ricordati da Save the Children,
sono allarmanti. Ecco perché l'organizzazione ha lanciato la proposta,
alla quale hanno aderito tanti Consigli regionali, di celebrare la
Giornata con delle sessioni speciali sulla condizione dei bambini e
degli adolescenti e con interventi e misure concrete in favore dei
minori che vivono nei loro territori.
In particolare, sono 14 i
Consigli regionali che hanno accolto la proposta: Friuli Venezia Giulia,
Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria,
Lazio, Abruzzo, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia. E supporto è giunto
anche dalla conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali che ha
facilitato l'adozione di una risoluzione a livello regionale.
Il problema della mancanza di medicinali. La
giornata per i diritti dell'infanzia sarà anche l'occasione per
ricordare i 112mila i bambini che in Italia sono vittime della povertà
sanitaria. Come denuncia l'osservatorio donazione farmaci della
fondazione banco farmaceutico, in base a una ricerca effettuata su un
campione di 1500 enti che si occupano di assistenza sanitaria infantile,
la povertà sanitaria negli ultimi anni sta colpendo tutte le fasce
della popolazione, compresi i più piccoli. Dei 1500 enti assistenziali
che beneficiano dei medicinali raccolti dal banco farmaceutico, ben 641
si occupano di assistenza sanitaria a livello pediatrico, con una
percentuale media di utenti minori vicina al 42%. E risulta in forte
aumento il numero di enti che fanno richiesta di prodotti
specificatamente rivolti all'infanzia.
"I have dreams", uno spot per i sogni degli adolescenti.
Per ricordare la giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e
dell'adolescenza, l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza ha
dato il via alla campagna "I have dreams", che fa seguito all'iniziativa
lanciata dal Garante lo scorso 28 agosto, in occasione del
cinquantesimo anniversario dal celebre discorso di Martin Luther King a
Washington. La campagna consiste nel lancio di uno spot, ideato e
realizzato da Ivan Cotroneo, prodotto da Francesca Cima e Nicola
Giuliano per Indigo Film e da 21, con la fotografia di Luca Bigazzi.
"I
ragazzi hanno ridimensionato i loro sogni, ovvero la loro fiducia del
futuro e nella società. Un diritto, quello di sognare, che è essenziale
perchè racchiude in sè tutti i diritti fondamentali sanciti dalla
Convenzione Onu. La campagna, quindi, si rivolge da un lato agli
adolescenti, promuovendo e incoraggiando la loro capacità di sognare;
dall'altro al mondo degli adulti, dalle istituzioni alle famiglie,
ovvero a tutti coloro che oggi hanno la responsabilità di creare
condizioni adeguate affinchè i diritti fondamentali dei ragazzi siano
realmente esigibili", spiega il Garante, Vincenzo Spadafora.
Lo
spot, realizzato grazie al coinvolgimento dei professionisti che vi
hanno preso parte e dei ragazzi di tre scuole che ne sono i
protagonisti, è in onda in questi giorni sulle reti Rai e sarà diffuso
nelle prossime settimane attraverso i principali canali televisivi, le
sale cinematografiche e il web, con particolare riguardo ai social
network.
Il diritto a entrambi i genitori. Anche
l'ufficio della Garante per l'infanzia e l'adolescenza della provincia
di Bolzano, insieme al Gruppo di lavoro sui diritti di bambini e
adolescenti, ha deciso di celebrare la giornata dedicando quest'anno
lavorativo al motto "Diritto a entrambi i genitori" e promuovendo una
serie di iniziative sul tema, con l'obiettivo di attirare l'attenzione
sul fatto che madre e padre, quale team genitoriale, mantengono la
responsabilità sui propri figli anche quando la relazione di coppia non
funziona più, e che i figli hanno pieno diritto ad una buona relazione
con entrambi i genitori.
Il Garante intende sensibilizzare sul
tema distribuendo una serie di cartoline con immagini e testi che si
riferiscono a questo diritto. Contemporaneamente, alcune organizzazioni
aderenti al Gruppo di lavoro sui diritti di bambini e adolescenti
lanceranno iniziative parallele.
SARA FICOCELLI
http://www.repubblica.it/solidarieta/diritti-umani/2013/11/19/news/giornata_mondiale_dell_infanzia_in_italia_oltre_100_iniziative-71371252/
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mercoledì 20 novembre 2013
martedì 19 novembre 2013
Femminicidio, cosa prevede il nuovo decreto legge
Il provvedimento contro la violenza sulle donne è stato approvato in Senato con 143 sì. Ecco i punti più importanti
Prevenire la violenza di genere, proteggere le vittime e punire severamente i colpevoli. Sono questi i tre obiettivi del decreto legge contro il femminicidio e la violenza sulle donne approvato quest'oggi dal Senato con 143 voti a favore. «Una buona legge», l'ha definita il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini. «Un primo passo per contrastare un fenomeno odioso e intollerabile. Da oggi il nostro ordinamento si arricchisce di un provvedimento che garantirà maggiore protezione alle donne». Ecco, in sintesi, le norme più importanti contenute nel decreto legge.Pene più severe
Il decreto prevede l'aumento di un terzo della pena se alla violenza assiste un minore e/o se la vittima è in gravidanza e/o se la violenza è commessa dal coniuge (anche se separato) e dal compagno (anche se non convivente).
Arresto obbligatorio in flagranza
È previsto l'arresto obbligatorio in caso di flagranza per reati di maltrattamento familiare e stalking. Ciò significa che le forze dell'ordine saranno obbligate al fermo di colui che viene sorpreso in un atto di violenza domestica o di stalking.
Allontanamento del coniuge violento da casa
Alle forze di polizia viene data la possibilità di buttare fuori di casa il coniuge (o compagno) violento se c'è un rischio per l'integrità fisica della donna. Viene così impedito a chi è violento in casa di avvicinarsi ai luoghi domestici. I destinatari di questo provvedimento potranno essere controllati attraverso il braccialetto elettronico.
Querela irrevocabile
Una volta sporta querela per violenza e maltrattamenti, quella querela sarà irrevocabile. Si sottrae dunque la vittima al rischio di una nuova intimidazione tendente a farle ritirare la querela».
Corsia giudiziaria preferenziale
Con questo decreto, i tribunali potranno adottare delle corsie preferenziali per i processi per femminicidio e per maltrattamenti.
Patrocinio gratuito
Per chi è vittima di stalking o maltrattamenti e non si può permettere un avvocato, è ora previsto il patrocinio legale gratuito.
Permesso di soggiorno alle vittime straniere«Abbiamo deciso di concedere un permesso di soggiorno per motivi umanitari agli stranieri che subiscono violenze», ha spiegato Alfano.
Vittime informate sull'iter giudiziario
La vittima di violenza o maltrattamenti sarà costantemente informata sulla condizione giudiziaria del colpevole (se si trova in carcere o in libertà, se è stato condannato, ecc...). «Cerchiamo di correggere un punto di vulnerabilità del sistema normativo», ha spiegato il ministro dell'Interno. «Spesso la vittima non sapeva che fine aveva fatto il processo a carico dell'autore delle violenze. Ora la vittima sarà informata, ad esempio, della scarcerazione del denunciato».
di Francesca Porta
http://www.vanityfair.it/news/italia/13/11/femminicidio-decreto-legge-violenza-donne-approvato-senato
domenica 17 novembre 2013
Una giornata contro la violenza sulle donne
Il 25 novembre si celebra in tutto il mondo la
Giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne, proclamata
dall'Onu nel 1999
La violenza sulle donne è una piaga che l'umanità non è ancora riuscita a
sanare. Nonostante il passare degli anni, i ricambi generazionali, il
varo di nuove leggi, ancora oggi milioni di donne subiscono violenze di ogni tipo.
Non solo in Afghanistan o negli altri Paesi arabi e del Terzo Mondo
dove sono permesse pratiche come le mutilazioni genitali e la
lapidazione, ma anche nei Paesi occidentali. Anche in Italia.
Nel 2012, nel nostro Paese, sono state uccise 120 donne. Nei primi sei mesi del 2013 si contano 65 femminicidi.
Oltre alle donne uccise, inoltre, vanno contate anche tutte quelle
che, pur non avendo perso la vita, sono state maltrattate, picchiate e
violentate. Nella maggior parte dei casi si tratta di violenza domestica:
gli autori dei delitti, infatti, sono per lo più mariti, fidanzati ed
ex partner. Secondo l'Istat, negli ultimi anni il tasso di omicidi che
avvengono in ambito familiare e sentimentale è gradualmente aumentato.
Per porre l'attenzione su questo gravissimo problema e sensibilizzare uomini e istituzioni di tutto il mondo, il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l'eliminazione delle violenza sulle donne. In questi giorni sono moltissime le iniziative pensate per ricordare le vittime di femminicidi e violenze.
Per porre l'attenzione su questo gravissimo problema e sensibilizzare uomini e istituzioni di tutto il mondo, il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l'eliminazione delle violenza sulle donne. In questi giorni sono moltissime le iniziative pensate per ricordare le vittime di femminicidi e violenze.
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