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venerdì 2 dicembre 2011

Cassazione: abusi su minori, vademecum per i giudici

Occorre sempre cautela quando si tratta di valutare i casi di abusi sessuali sui minori perchè «il bambino è soggetto suggestionabile» e se trattato con «metodiche non corrette e con domande suggestive, tende ad adeguarsi alle aspettative dell'interlocutore e a riferire quello che l'adulto si aspetta». La Cassazione affronta il tema delle violenze sui minori ribadendo come, in questi casi, i giudici devono avere un estremo rigore per garantire la tutela dei bambini ma anche per elaborare una valutazione attenta delle loro dichiarazioni. E questo perchè i bambini - sottolinea la Quarta sezione penale nella sentenza 44644 - hanno una memoria malleabile e possono incorporare nella loro mente le informazioni ricevute dagli intervistatori fino a creare falsi ricordi. Certamente, però, secondo la Cassazione la testimonianza delle piccole vittime non può essere tralasciata o messa in secondo piano.
L'occasione per queste indicazioni è offerta ai supremi giudici dal ricorso presentato da un padre milanese contro la condanna inflittagli dalla Corte d'appello di Milano per violenza ai danni della figlia minore. Secondo il padre, che si dichiarava innocente, la bimba non poteva essere ritenuta attendibile perchè negli anni aveva più volte cambiato versione, era stata sottoposta anche a psicoterapia e quindi, secondo lui, era stata suggestionata nel percorso di analisi ed anche influenzata dalla madre. Ma la Cassazione ha respinto questa tesi confermando la condanna e, tuttavia, richiamando al «rigore valutativo» i giudici che si occupano di questi abusi.

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